lunedì 29 giugno 2015

MANGIARE BIO




Famiglia mangia BIO per due settimane: ecco cosa succede.




MANGIARE BIO





Mangiare Bio .........una moda o una sana opportunità ?

La maggior parte degli Italiani è ben disposta verso un alimentazione Biologica.....circa il 20% segue con regolarità una dieta a base di Biologico ......sia con prodotti in commercio sia con produzione propria .

Oggi in Italia la superficie a coltivazioni Biologiche ha superato il 9% di quella totale 

Negli ultimi 5 anni è aumentato del 50%  il consumo di Prodotti Biologici nelle mense scolastiche , pasti serviti ogni anno circa 1,2 milioni .

Con i dati potrei continuare con il fatturato e le superfici coltivate ecc. ecc .. ........quello che è evidente che di anno in anno aumentano queste cifre ........dettate da una precisa richiesta del consumatore Italiano . L'importante che tutto questo sia sempre più controllato e certificato .


Ecco l'articolo tratto da DoniDream di  Lucia Berdini


Una famiglia svedese di cinque persone ha deciso di partecipare a un esperimento  gestito dalla catena svedese di alimentari Coop e dallo svedese Environmental Research Institute per dimostrare gli effetti dei prodotti biologici sul corpo umano. I vantaggi, dimostrati dalle analisi di laboratorio, sono stati immediati e non trascurabili.
Sapevamo già che l’agricoltura biologica è meno distruttiva per l’ambiente e meno nociva per il nostro organismo. I risultati che questo studio si propone di portare all’attenzione del pubblico però sono notevoli e soprattutto immediati. Mangiare biologico fa davvero la differenza per il nostro organismo.

RISULTATI INCREDIBILI DOPO UN SOLO GIORNO
La durata dell’esperimento è stata di 21 giorni. Durante la prima settimana la famiglia Palmberg ha seguito una dieta convenzionale, quind con prodotti non biologici e ha poi eseguito delle analisi di laboratorio. Nel sangue di tutti i componenti della famiglia sono state rilevate alte concentrazioni di insetticidi, fungicidi e regolatori della crescita. Nelle altre due settimane invece la famiglia Palmberg ha assunto solo prodotti completamente biologici, compresi saponi e articoli per l’igiene personale. Durante questa fase si sono sottoposti a degli esami giornalieri. I risultati sono stati incredibili: il carico di pesticidi nei corpi dei membri della famiglia si sono ridotti drasticamente già dopo un giorno. Ed entro la fine delle due settimane, c’erano pochissime tracce di sostanze chimiche nocive nei campioni di urine.


DAL 18 AL 70% DI NUTRIENTI IN PIÚ
Precedenti ricerche hanno anche dimostrato che i prodotti biologici possiedono più sostanze nutritive rispetto agli stessi alimenti convenzionalmente prodotti. La Newcastle University ha condotto uno studio che dimostra come le concentrazioni di antiossidanti siano dal 18 al 69% in più rispetto ai loro rispettivi non biologici.
Secondo la Mayo Clinic però la considerazione principale da fare acquistando un prodotto biologico non è il maggiore quantitativo di nutrienti che si può assumere quanto la grande riduzione dell’esposizione ai pesticidi.
Anette Palmberg spiega come la sua famiglia ha scelto di mangiare cibo convenzionale perché meno costoso per la loro grande famiglia. Al termine dell’esperimento però ha aggiunto: “La presenza di sostanze chimiche nocive nel sangue dei miei figli mi fa pensare. Non voglio tornare indietro, la loro salute è più importante“.
.MENO PESTICIDI, MENO MALATTIE
“Sappiamo molto poco circa gli effetti a lungo termine del mangiare alimenti trattati con pesticidi”, ha spiegato Jorgen Magner, ricercatore presso SERI. “Soprattutto se si considera che le sostanze chimiche possono essere molto più dannose quando combinate insieme rispetto a quanto lo sono se ingerite singolarmente”.
Una recente studio che esamina gli effetti del cadmio sul corpo umano e i prodotti contaminati che spesso lo contengono ha rivelato che le colture biologiche (in contrasto con le varietà coltivate in modo convenzionale) hanno quasi il 50 per cento in meno della sostanza nociva. James DiNicolantonio, uno scienziato di ricerca cardiovascolare presso l’Ospedale St. Luke, ha poi valutato i nuovi dati:

Abbiamo osservato che una riduzione del consumo di cadmio (ingerendo colture biologiche) può portare ad una riduzione del 20 per cento della mortalità (a causa di un minor rischio di malattie cardiovascolari e cancro)”, ha detto DiNicolantonio The Huffington Post in una e-mail. “Abbiamo anche previsto una riduzione del 35 per cento del rischio cardiovascolare in base al contenuto di flavonoidi. Mentre non siamo riusciti a trovare le prove per calcolare i benefici per la salute di una riduzione di antiparassitari, è probabile che anche questo porterebbe a un miglioramento delle condizioni di salute. Questo non vuol dire che gli alimenti coltivati in maniera convenzionale portino a una cattiva salute, ma solo che le colture biologiche sono probabilmente molto più sane”.
I risultati di questo esperimento dovrebbero farci riflettere e spingerci a favorire un consumo di prodotti biologici, se non per noi almeno per i nostri figli. Se la risposta che vi date è che sarebbe troppo costoso chiedetevi: quanto vale la vostra salute? E quella dei vostri figli? Il vostro organismo ci guadagnerà in gusto, aumentato apporto di nutrienti e minore esposizione ai pesticidi. 



martedì 23 giugno 2015

# DOLCETTO CHIONETTI




Ogni grande vino del Piemonte ha qualche famiglia che ne è diventata, in qualche modo, il simbolo. Una, due, raramente di più. Famiglie che ne hanno conservato tradizioni e caratteristiche nei momenti difficili e che hanno saputo attraversare le mode senza rifiutarle ma anche senza farsene travolgere.
Per il Dolcetto una di queste famiglie sono sicuramente i Chionetti: un secolo di storia alle spalle, come deve essere per una azienda langarola che voglia “fare la storia”, fondata da Giuseppe nel 1912 e portata ai vertici assoluti dal nipote Quinto. Uno dei “patriarchi” della Langa, un vignaiolo di quelli cui molti colleghi giovani e meno giovani si sono rivolti per consigli per decenni.
Quinto è rimasto alla guida dell’azienda per oltre mezzo secolo complice anche la scomparsa prematura del figlio. Ha atteso che il nipote Nicola, 28 anni, ex sindaco di Dogliani, fosse “pronto” e nell’autunno scorso gli ha passato la conduzione dell’azienda. Una sorta di trasmissione dinastica, senza traumi per un’azienda che coltiva 16 ettari a vigneto e produce quasi 90 mila bottiglie di vino l’anno. Dolcetto che oggi si chiama Dogliani e di cui loro appunto sono i moderni custodi: due i loro cru di punta, ilBriccolero e il San Luigi, dagli omonimi vigneti. Noi scegliamo il primo, ma la vittoria è proprio solo per una incollatura. Un vino ideale con i tajarin al tartufo. O anche senza.
Articolo di Marco Trabucco apparso su “la Repubblica” del 10.01.2015


QUINTO E NICOLA CHIONETTI










BRICCOLERO 2013

DOGLIANI DOCG

NOTE di DEGUSTAZIONEBriccolero Dogliani DOCG 2013

Ottima materia e polpa in bocca, con tannini dolci e finale intenso segnato da note fruttate. Sentori di tabacco e susina.
Colore: Rosso rubino intenso con riflessi violacei
Profumo: note speziate, accenni di prugna e mandorla
Sapore: Armonico
Gradazione alcolica: 14%
Temperatura di servizio: 18° C ca
Possibilità di invecchiamento: 25 anni

VIGNA

Area di produzione: Dogliani
Vitigno: 100% Dolcetto
Cru: Briccolero
Comune: Dogliani
Esposizione solare: Sud-Est
Ceppi per ettaro: 5.000
Tipo di allevamento: Guyot
Terreno: Medio impasto, calcareo
Resa di vino per ettaro: 60 q

PROCESSO PRODUTTIVO

Vendemmia: Metà-fine settembre
Vinificazione: pigiatura soffice, macerazione con bucce per 14 giorni
Affinamento: In botti di acciaio per circa 11 mesi
Annata: 2013























SAN LUIGI

DOGLIANI DOCG 2013

SAN LUIGI
DOGLIANI DOCG 2013

San Luigi Dogliani DOCG 2013

NOTE di DEGUSTAZIONE

Veste cromatica molto briosa, sentori fruttati e floreali
al naso e bocca scorrevole,succosa e rapida.
Colore: Rosso rubino intenso con riflessi violacei
Profumo: Sentori di frutto come lampone,
ciliegia con tracce di viola mammola
Sapore: Armonico
Gradazione alcolica: 13%
Temperatura di servizio: 18 °C  ca

VIGNA

Area di produzione: Dogliani
Vitigno: 100% Dolcetto
Cru: San Luigi
Comune: Dogliani
Esposizione solare: Sud, sud ovest
Ceppi per ettaro: 5.000
Tipo di allevamento: Guyot
Terreno: Medio impasto
Resa di vino per ettaro: 60 q

PROCESSO PRODUTTIVO

Vendemmia: Metà-fine settembre
Vinificazione: pigiatura soffice, macerazione con bucce per 10 giorni
Affinamento: In botti di acciaio per circa 11 mesi
Annata: 2013


# PARMIGIANO REGGIANO DOC








Il nostro non è un parmigiano reggiano qualsiasi. In ogni nostra forma c'è infatti impressa tutta l'esperienza e il patrimonio culturale di un'azienda che ha le sue origini nel 1876. Il suo fondatore, Massimiliano Cantarelli, scelse allora la Valle dell'Enza, con il suo clima caratteristico, per fare stagionare al meglio il tipico prodotto. Nelle stesse sale di stagionatura di allora, si rinnova oggi il mito di questo formaggio GRANA, fragrante e saporito disponibile anche in eleganti confezioni sottovuoto da regalo per negozi e prestigiose strenne natalizie per aziende.





sabato 20 giugno 2015

# COMUNICATO AI PRODUTTORI



GRUPPO D ' ACQUISTO ITALY

Caro Produttore.....artigiano del gusto .

Vorrei farti partecipe di questa nuova iniziativa che sta per nascere dedicata anche a Persone come Te .

Cercherò in questo post e in poche righe illustrarti la Visione d'insieme

Sede
Biella e Provincia
Il Mercato
Specialità Alimentari e Biologico e presidi Slow - Food
Distribuzione
Italia e mercato europeo
Struttura
Associazione e Cooperativa
Strategia Distributiva
Internet
Canali Circoli
Canali centri Fitness
Creazione Gruppi D'acquisto territorio nazionale
Negozi territoriali o Negozi Ambulanti
Mission
Distribuire al maggior numero di persone Il Sano ed Il Buono dell'alimentazione Made In Italy , dalle specialità alimentari al biologico ai presidi Slow - Food ......ad un prezzo conveniente .
Vision
Coinvolgere i piccoli Produttori e distribuire i loro prodotti ,
coinvolgere i liberi cittadini ed istituzioni all'iscrizione Associativa e all'acquisizione di Azioni/ quote della Cooperativa divenendo Soci a tutti gli effetti .
Creare canali Distributivi alternativi alla grande distribuzione .


Iniziative ed Idee per la Distribuzione

Internet : è stato creato un primo Blog con possibilità di e.commerce 






http://gruppodiacquistoitaly.blogspot.it/2015/06/prodotti.html
in ideazione sito .

Canali Circoli : partendo dal Piemonte si stanno contattando varie associazioni con centinaia di Circoli nella Regione .


Esempio di Totem

Esempio di Totem
Nei Circoli verrà dedicato un spazio per pubblicizzare l'iniziativa con Totem dedicati .


Cataloghi
Cataloghi
Ideazione Cataloghi come supporto ai Circoli


Esempio Volantini


Esempio Espositori da banco

Adesivi e Vetrofanie


Volantini , espositori da banco , adesivi e vetrofanie a supporto dei Circoli .

Gruppi D'acquisto : si stanno studiando le migliori strategie per coinvolgere cittadini privati nel creare Gruppi D'acquisto .
Primi mezzi adoperati gruppi su social :  https://www.facebook.com/groups/Gruppoacquistiitaly/







Obbiettivi e Sogni Futuri 

Tra gli Obbiettivi che potranno seguire segnaliamo :

Negozi Territoriali


Negozi Territoriali

Negozi Territoriali

Auto Negozi :




Auto Negozi


Organizzazione Gite Giornaliere e Fine settimana con visite agl'artigiani del gusto  :



Gite del Gusto da tutt'Italia e dall'estero


Tutto questo sarà possibile solo con la Partecipazione di Tutti .

Se sei interessato a proporre i tuoi prodotti , ad associarti o acquisire quote ...............inviami e.mail a :  francolorenzosaporito@gmail.com


Stiamo costruendo qualcosa di significativo che durerà.Cerchiamo di affrontare il nostro lavoro con  PASSIONE e  CURA, e vogliamo lavorare con le persone che fanno lo stesso.

# LIQUORE RATAFIA' D'ANDORNO





IL LIQUORIFICIO ..........

.......è uno dei più antichi d ' italia .


Fondato da Giovanni Rapa nel 1880 , produce liquori tradizionale seguendo ancor oggi le antiche ricette naturali del suo fondatore .

Il Ratafia' è uno dei più antichi e caratteristici liquori Piemontesi .

Da dove provenga il suo nome è cosa complessa . Ratafia' non è un nome proprio ,ma un termine universale che indica genericamente , ma non solo in Italia , i liquori dolci di frutta .

Nella nostra Regione ( Piemonte ) è diventato quasi sinonimo di liquore di ciliegie , identificandosi con il con il Borgo di Andorno.

Ed è ad Andorno Micca che ha sede , sin dal 1880 , il Liquorificio Giovanni Rapa , produttore dell'originale ed unico Ratafià di Andorno della storica fabbrica " Cav. Giovanni Rapa "




La Storia......

Il Ratafia' di Andorno alle ciliegie nere è uno dei più antichi è caratteristici liquori piemontesi . Già nel 1600
l'Ordine Cistercense nel Monastero di S.Maria della sala in Andorno produceva un liquore che in seguito assunse il nome di Ratafia' .


Giovanni Rapa , fondatore dell'omonimo Liquorificio , raccolse la tradizione ed iniziò nel 1880 la sua produzione.

Preparato con succo di selezionate ciliegie nere , zucchero ed aromi , è particolarmente apprezzato per il suo soave sapore . Una leggera gradazione alcolica lo rende liquore gradito a tutti .


Si consiglia di berlo freddo , con ghiaccio o liscio .
Eccelente ingrediente nella preparazione dei dolci più prelibati , con la  macedonia e con il gelato .





Il principale prodotto era ed è ancor oggi l'originale Ratafià di Andorno alle ciliegie nere, che Angelo Brofferio nelle "Tradizioni Italiane" del 1848 fa risalire ad un'antica leggenda dell'anno 1000.






giovedì 18 giugno 2015

# LA TOMA DELLA VALLE ELVO



PRESIDIO SLOW - FOOD

CASCINA ROSSO BAIETTO




L'AZIENDA

La nostra azienda agricola deriva dall'attività dei nostri vecchi che hanno sempre fatto i margari sulle montagne dell'Alta Valle Elvo. Nel corso degli anni sono state necessariamente modificate alcune cose ma abbiamo sempre cercato di mantenere in vita ciò che ci è stato trasmesso cercando di non perdere un patrimonio fatto di conoscenze, prodotti,cura e rispetto dell'ambiente in cui operiamo.

Alleviamo solo bovine di Pezzata Rossa d'Oropa una razza in via di estinzione perchè non così produttiva. E' adatta ai nostri pascoli e non necessita di particolari integrazioni alimentari. Le bovine pascolano da marzo fino a novembre o sui terreni aziendali o in alpeggio durante il periodo estivo. Il latte viene trasformato tutto nel piccolo caseificio aziendale; lavoriamo il latte crudo senza pastorizzarlo e utilizziamo ancora la legna per riscaldarlo. Produciamo anche il burro ancora per affioramento come da tradizione. Abbiamo recuperato anche la ricetta della ricotta stagionata e affumicata che veniva usata da grattugia per insaporire i piatti. Ovviamente la nostra produzione è  limitata e cambia la disponibilità dei prodotti a seconda della stagione.


















# POLENTA CONCIA DI OROPA




SANTUARIO D'OROPA

Polenta concia: ricetta tipica della valle di Oropa -

La ricetta prevede molte varianti, in alcuni casi al posto di una parte di Toma giovane (rigorosamente della valle di Oropa) viene usato il "Beddo", formaggio magro della zona che rende la polenta più "filamentosa". Oppure il Maccagno, formaggio con stagionatura dai 20 ai 60 giorni, prodotto nelle vicine valli di Mosso e del Sessera dal latte intero. Naturalmente esistono delle varianti con Formaggi diversi .......esempio Fontina ......o il più audace Gorgonzola .

La tradizione vuole che il burro fuso venga aggiunto a fine cottura direttamente nel paiolo ma, per motivi di praticità, nelle trattorie di solito viene servito a parte, in ogni piatto e seguendo i gusti personali di ciascuno. La fontina è una "contaminazione" della vicina vallata di Gressoney che, fin dall'antichità, è sempre stato luogo di intensi contatti e di scambi commerciali. Quindi storicamente consentita. 





Ingredienti per quattro persone
350 g di farina di mais, 1 lt di latte, 1,5 lt di acqua, sale, 2 hg di toma di Oropa, 1 hg Maccagno 1 hg di burro.

Preparazione
In un paiolo, rigorosamente di rame, portare all'ebollizione l'acqua e il latte con un pugno di farina. Aggiungere il sale e poi, a pioggia, la farina rimestando energicamente per evitare la formazione di grumi. Bollire per circa 50 minuti continuando a mescolare in modo di non farla addensare. Preparare il formaggio tagliandolo a fettine e in un pentolino fare sciogliere e soffriggere il burro. A cottura quasi ultimata aggiungere il formaggio alla polenta e, sempre rimestando, farlo sciogliere perfettamente. Servire in piatti caldi e aggiungere la quantità desiderata di burro fuso.


A me un piatto non basta mai .....ne sono goloso .......ogni tanto la faccio in casa .......e spesso presso i diversi Ristoranti di Oropa .


A Biella la conosciamo molto bene ..........ma se qualcuno è di fuori zona .........venga a trovarci sino al Santuario di Oropa ........ne vale la pena ............

# FARINA DI MAIS







Az. Agr. Mulin d'la Saréja
di Rosanna Martinetto

'AZIENDA

Il Mulin d’la Saréja è l'ultimo mulino ad acqua funzionante della Valle Elvo. Risalente al 1886, il mulino presenta ancora ingranaggi originali di fine Ottocento, e sfrutta la forza dell’acqua per azionare la vecchia macina in pietra, che produce la farina con cui si prepara la polenta, uno dei piatti della tradizione gastronomica Biellese.
L’acqua che attiva il mulino, deriva dal torrente Ingagna, attraverso una roggia della lunghezza di 1 km: la Cereja (Saréja). Proprio la Sarèja ha permesso lo sviluppo in questa zona, di un centro metallurgico celebre già in epoca preromana; il mulino occupa infatti la sede di un’antichissima fonderia, in attività già da prima del ‘500.
All’apertura della roggia, l’acqua irrompe sulla ruota azionandola: la macina ruota veloce e il mais viene frantumato e scende, trasformato in farina dorata, nei sacchi che,  mano a mano, vengono pesati e sigillati.
E’ in questo ambiente naturale integro, che maciniamo due vecchie varietà di mais piemontese – il “nostrano dell’isola” e il “pignoletto” – usando le tecniche di un tempo.
Presso il Mulino, vengono spesso organizzate merende e visite per gruppi e scolaresche. La nostra farina  è apprezzata dagli Stati Uniti al Giappone.


Veramente buona questa farina , rustica al punto giusto .....salutare e gustosa , sono uno di quei prodotti che ricordi e che vorresti sempre avere in dispensa al momento giusto .......quando l'aria si fa Frizzantina ed il calore di un prodotto genuino come questo  si accompagna con moltissimi secondi fumanti .

Ottima anche per la famosa ricetta  della  " Polenta Concia di Oropa " .......



POLENTA CONCIA DI OROPA

.....Di solito a me un piatto non basta ............ne sono goloso .......e allora Grazie Rosanna .



mercoledì 17 giugno 2015

# COOPERATIVA



Benvenuti a tutti

mi chiamo Franco Lorenzo Saporito
abito a Cerrione (bi) e.mail: francolorenzosaporito@gmail.com


Vorrei farvi partecipi di questa nuova Idea ...........
O meglio ......una vecchia idea ,quella della Cooperazione .

Che cos'è una Cooperativa  ?

Una cooperativa è una società creata da donne e uomini che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali attraverso una impresa a proprietà comune, controllata democraticamente.

PERSEGUE UNO SCOPO MUTUALISTICO, che si traduce nella possibilità di:
acquistare beni o servizi
ottenere continuità di occupazione
vendere i propri prodotti o i propri servizi, alle migliori condizioni reperibili sul mercato.

APPLICA IL PRINCIPIO della “PORTA APERTA”: tanto l’ingresso di nuovi soci (con la relativa sottoscrizione di capitale sociale) quanto la loro fuoriuscita (con il relativo rimborso del capitale versato) vengono gestiti con delibera dell’organo amministrativo (ovvero senza l’intervento del notaio ed il relativo costo). Per questo la cooperativa è detta “a capitale variabile”.


APPLICA IL PRINCIPIO “UNA TESTA UN VOTO”: a ciascun socio cooperatore spetta un solo voto in assemblea (l’organo decisionale delle cooperative), qualunque sia il valore del capitale sottoscritto.


HA NATURA NON SPECULATIVA: la cooperativa è un’impresa nella quale la persona socio prevale sull’elemento economico. Mentre per l’impresa di capitale gli utili vengono divisi tra gli azionisti in funzione delle quote di capitale, gli utili di una cooperativa vengono quasi interamente reinvestitinello sviluppo della cooperativa stessa e nel rafforzamento del patrimonio cooperativo, formato dalle cosiddette “riserve indivisibili”.


ATTUA LA SOLIDARIETA’ INTERCOOPERATIVA ED INTERGENERAZIONALE: mentre gli azionisti di una impresa ordinaria risultano essere i veri proprietari dell’azienda, i soci di una impresa cooperativa sono soltanto i gestori di un patrimonio fortemente legato ad un territorio, che verrà trasmesso alle future generazioni. In caso di scioglimento della società, il patrimonio sociale deve essere infatti donato ai fondi di promozione cooperativa, che si occuperanno di promuovere la nascita e lo sviluppo di altre cooperative.


Segue il regime della RESPONSABILITA’ LIMITATA DEL SOCIO: come nelle Spa e nelle Srl, il socio “rischia” nei limiti dell’ammontare del capitale sottoscritto.

Bene , l'idea di sana Cooperazione è chiara .

Quello che a me interessa particolarmente , oltre a poter creare nuovi posti di lavoro , è che tutto quello che riusciremo a fare verrà trasmesso alle future generazioni .


Qual'è idea di business che intendo applicare a questa forma di Cooperazione ?

La Distribuzione di Prodotti Alimentari ( e non solo ) Speciali e Biologici Italiani con :

Negozio  sul Territorio dedicato ai Soci 

Internet

Canale centri Fitness

Canale Circoli associativi

Gruppi d'acquisto



Quali sono i vantaggi per il Socio Finanziatore ?


1 ) usufruire di prezzi scontati 


2 ) contribuire alla realizzazione del progetto

3 ) contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro

4 )  trasmettere qualcosa di concreto alle generazioni 

     future .

5 ) partecipare comunque ad una parte degli utili 

6 ) gruppi d'acquisto

7 ) per i produttori diffondere i propri prodotti




 Il valore nominale di ciascuna azione o quota non può essere inferiore a venticinque euro per le azioni né superiore a cinquecento euro.

- [2] Ove la legge non preveda diversamente, nelle società cooperative nessun socio può avere una quota superiore a centomila euro, né tante azioni il cui valore nominale superi tale somma.



Fissiamo quindi la quota a euro 25,00 




Se desideri partecipare puoi iniziare ad acquisire le 

quote , ti verrà comunicata in seguito la data della 1à 

assemblea dei soci .



Quota minima per associarsi alla Cooperativa " Gruppo 

D'Acquisti Italy euro 25,00 , al momento il numero 

minimo di quote acquisibili per singolo è pari a 2 euro

50,00 . 

massimo 20 euro 500,00 .








Quota euro 25,00



UN PREMIO SPECIALE AI PRIMI 100 CHE ADERISCONO DIVENTANDO " SOCIO CONSUMATORE " CON MINIMO 2 QUOTE.







                                     50,00 euro in buono spesa 




SI CERTO HAI CAPITO BENE .......IN SOSTANZA LE QUOTE SONO  " GRATIS " .......NON INDUGIARE 


2 quote euro 50,00 con diritto buono euro 50,00







Inizia a Visitare il negozio on-line in costruzione 



NEGOZIO ON-LINE COOPERATIVA " GRUPPO D'ACQISTI ITALY